l'altro giorno ho avuto di fronte a me l'esempio vivente di come si diventa se si segue la malattia.
alle Molinette avevo già sentito parlare di alcuni casi davvero gravi, donne con 10 di BMI, donne che erano ormai attaccate ad una macchina, nutrite volenti o nolenti e che stavano morendo DAVVERO senza neanche capire il perchè avevano iniziato ad uccidersi, senza avere nemmeno la soddisfazione di essere arrivate al loro folle traguardo imposto dalla malattia, perchè alla fine la causa è il problema, e va risolta, altrimenti si muore con dei conti in sospeso, ci si nasconde nel fango fino alla fine.
ma è ancora peggio quando non finisce, ma il tormento continua: ho scoperto che la mia insegnante di ripetizioni soffre di anoressia da quando ha la mia età. ora vive da sola, immaginate quanti anni. da ragazza, beh, ve lo potete immaginare il tormento di ogni giorno: vomito, litigate, esclusione sociale, gente che ti parla alle spalle....studio e malattia sono state le sue uniche attività.
adesso è single, non ha nessuno. si dedica agli altri con tutta l'anima e per se stessa riserva solo qualche tisana e delle liquirizie, ha freddo anche in estate.
è andata via di casa ancora malata, la sua famiglia vive nel panico e la trattano come una bambina: la invitano sempre a mangiare fuori, per controllarla.
ha tentato il ricovero, ma ha firmato per uscire: aveva troppe cose da fare, gli altri, ancora una volta, erano più importanti di lei.
dovrebbe essere trattenuta in ricovero, ma è maggiorenne e non è un TSO.
è in trappola. voi, cosa volete?