si poteva respirare nel pensiero,affermò perentorio: fino all'ultimo respiro, perchè un ultimo respiro c'era sempre, anche nel pensiero

domenica 11 novembre 2012

tante belle favole


non vi sembra strana questa foto? 
guardate specialmente la ragazza sullo sfondo, dorme come un angelo, ma non può neanche alzare la testa altrimenti sbatterebbe contro la gabbia.

questa è la malattia, sei rinchiuso, non hai tutto lo spazio che meriteresti, non puoi neanche muoverti e appena te ne rendi conto sei spaesato e non sai che fare, non vedi l'uscita, magari hai paura e ti prendi in giro da solo, vuoi che vada tutto bene, non vuoi soffrire e allora vivi dormendo e aspettando di morire di fame nella gabbia, illudendoti che non sentirai dolore.
arrivi anche ad odiare la malattia e allo stesso tempo sontinui a seguirla, a fingere quando qualcosa in te rivela il contrario, come dormire aggrappati alle sbarre, quasi a cercare di uscire.

è come non capire più cosa si è, non sappiamo più se siamo davvero contenti cosi, se ci piace fare finta di dormire e non c'è niente di meglio oppure ci sono altre persone al di fuori della nostra prigione, che ci stanno guardando

1 commento:

  1. Questa foto è impressionante.
    è una malattia terribile,la nostra.
    La nostra gabbia è soltanto invisibile,ma noi la sentiamo ogni giorno.
    Dobbiamo uscirne,non possiamo essere chiuse tra ferri e sbarre per sempre.
    Un abbraccio forte,
    fra.

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