si poteva respirare nel pensiero,affermò perentorio: fino all'ultimo respiro, perchè un ultimo respiro c'era sempre, anche nel pensiero

lunedì 18 luglio 2011

ricominciare è difficile

buongiorno a tutte :)
inizio dicendo che se c'è una cosa che ho imparato leggendo i vostri blog è che la malattia in qualche modo, in un momento della nostra vita ci aiuta, ci tira su o almeno ce lo fa credere. ma io sto parlando dell'inizio, poi iniziano le bugie raccontate a noi stesse, i sorrisi quando la bilancia ci ricompensa delle diete, delle debolezze sempre più forti e delle litigate con i nostri.
ho capito che c'è gente che lo fa per distrarsi, come erika o altre, che cerca di soffocare magari qualcosa di più grande, finendo però col distruggersi lo stesso.
c'è gente, come me, che vive in una grande confusione, che dopo aver ascoltato le regole di qualcun altro guardandosi indietro non sa spiegare perchè l'ha fatto. 
io personalmente non so perchè l'ho fatto, o forse i perchè non mi convincono e basta, non so più dire se la felicità che provavo quando perdevo peso fosse una cosa buona o cattiva, perchè mi rendeva felice ma era una cosa terribile, ma mi piace ancora.
oggi stavo provando a reintrodurre facendo sul serio, ho mangiato di piu di quanto avrei voluto a colazione, ma a pranzo c'è stata la nonna, quindi tutto a puttane.
vi capita mai di cercare la sofferenza dentro di voi pur sapendo bene che non ce n'è, sapendo che non state abbastanza male per mettervi a piangere e sfogarvi? a me capita molto spesso, ancora adesso mi chiedo se io non abbia forse smesso di mangiare solo per il gusto di ammalarmi
adesso come adesso io so di soffrire ancora di disturbi alimentari, basta mettersi ad ascoltare i miei pensieri, le mie sensazioni, è tutto come da manuale, i segnali ci sono tutti. anche se adesso mangio voglio comunque perdere peso e penso costantemente al cibo, magari meno intensamente rispetto ad una settimana fa, ma non sono guarita. 
ma la cosa che mi fa star male non è tanto il fatto di sapere di soffrire ancora di disturbi alimentari, è che non posso mangaire come voglio io, perchè se continuo ad abbuffarmi poi ricomincerà tutto, io devo andare piano, ma non posso farlo perchè rischio di spaventare di nuovo tutti e poi non credo di avere abbastanza autocontrollo per farcela. e ancora una volta mi sento esagerata a definirmi malata. ma allora, io chiedo a me stessa, sei non sei malata, che cosa sei? stai forse bene? perchè non credo proprio.

5 commenti:

  1. Non so se questo può rispondere alla tua domanda ma, io, ad esempio, non potrei essere definita anoressica, mi si vedono a malapena le ossa, ma non posso definirmi immune da tutto ciò che riguarda i disturbi alimentari.. Io mi vedo più come anoressica mentale.
    Sil.

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  2. L'hai detto: sei estremamente confusa.
    L'unica cosa è fermarsi un attimo, scavare nel proprio dentro e vedere o almeno cercare di intuire che cos'è che vuoi.
    Poi tutto sembrerà più semplice perchè reagirai di conseguenza.
    Tesoro...Lui abita distante da me ed ora sono 2 settimane che non ci vediamo.
    Ma oggi ad esempio gli ho detto che non stavo bene e Lui nemmeno mi ha considerata facendomi la proposta di andare in vacanza con Lui sinceramente non so se perchè viene la fidanzata di un suo amico o perchè davvero ci tiene che ci sia anche io...non so più nulla davvero.
    Si sta comportando in modo troppo strano, troppo...confuso.


    un bacio grazie.

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  3. E' un abisso questa malattia. Un labirinto senza fine, pieno di strade e vicoli ciechi. Non si capisce dove si è, come ci si è arrivati, non si sa che strada si deve prendere.
    Ma sono convinta che prima o poi qualcuno o qualcosa ci faccia ritrovare la bussola e ci possa guidare fuori di qui.
    Io spero per te che succeda presto. Lo spero per tutte noi.
    Perchè non è vita questa. E lo sappiamo.

    Un abbraccio :*
    Alison.

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  4. Come ben sai, io ci sono dentro da più di 15 anni e ci credi che ancora oggi nonostante ricoveri, psicoterapie ancora non so il perchè mi sia ammalata?
    Non si sceglie di ammalarsi o forse sì, non lo so. Forse ho smesso di mangiare per sentirmi "malata" o per far vedere che stavo male ma le lacrime non uscivano e la parole tanto meno.
    Come si faccia ad uscirne non lo so, non esiste né la bacchetta magica né la ricetta giusta, si va avanti per tentativi, si sta un po' meglio e si sta un po' peggio.
    Io sono due anni che ci provo, e non mi sento di certo "guarita" anche se a vedermi oggi non diresti mai che sono anoressica perchè tutti i pensieri sul cibo ci sono ancora, le ossessioni e la voglia di dimagrire mi accompagna ogni giorno, ma qualcosa è cambiato.
    Non conto più le calorie, a volte mangio per piacere e mi gusto ciò che mangio. Ho scoperto che adoro la pizza, che a volte ho proprio voglia di carne alla griglia, i fritti non sono un granché e non è per le calorie. Continuo a non saper cucinare ma accetto volentieri un invito a cena.
    Insomma piccoli successi che però aiutano.
    Ti abbraccio

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  5. io sono contraria ad ana e non sono visibilmente anoressica, ma comunque i miei pensieri sul cibo iniziano ad andare da quella parte sebbene io cerchi di evitarlo... bel post comunque ;)

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