si poteva respirare nel pensiero,affermò perentorio: fino all'ultimo respiro, perchè un ultimo respiro c'era sempre, anche nel pensiero

martedì 3 gennaio 2012

schianto

è quello che voglio: uno schianto pari all'impatto di un treno in corsa, per svegliarmi, per finirla. mi sto prendendo in giro da ormai quasi un anno....alterno periodi di dieta a periodi di abbuffate che etichetto come "rinascita" o "guarigione" sapendo benissimo, dentro di me, che tutto ricomincerà non appena si avvicinerà una qualche festa o quando il numero sulla bilancia inizierà a non piacermi più. adesso non voglio più saperne, odio questa malattia, odio la persona che sono diventata e non riesco a vivere come prima: ci penso sempre "una volta non mi sarei fatta questo e quell'altro problema..." ma allo stesso tempo mi fa paura tornare indietro, perchè ingrasserei, e questo mi blocca, mi terrorizza, mi frena.
non voglio più vivere in questo modo: da ieri ho deciso che voglio morire, e non me la sento proprio di aspettare la vecchiaia perchè ho solo 15 anni e di passare un'intera esistenza da vegetale non ho minimamente voglia. per questo ho deciso di scoprire tutte le carte e di non mentire più: oggi ho detto a mia madre "non voglio mangiare più niente". cosa succederà? potrebbero picchiarmi, potrebbero ricoverarmi, potrei svenire all'improvviso per la mancanza di forze e finire in terapia...la cosa che voglio è proprio questa: un avvenimento così violento da svegliarmi, scuotermi e farmi capire cosa sto facendo alla mia vita. voglio guarire per davvero. e devo iniziare a fare qualcosa.
stasera deve ancora succedere tutto
forse vi racconterò domani
se ci sarò

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